MASCHERINE FFP3 protezione

Funzionalità, durata e livello di sicurezza delle mascherine ffp3.

Uno dei temi più caldi in questo momento riguarda l’efficacia dei vari dispositivi di protezione individuale e per tale motivo abbiamo pensato di trattare il tema delle mascherine FFP3 e protezione dal virus. Questa categoria di DPI è stata molto discussa negli ultimi mesi e persistono ancora dei dubbi sul loro utilizzo.

Con lo scoppio della pandemia di Coronavirus, o COVID-19, si è generata una grande confusione sui DPI (dispositivi di protezione individuale), e si sente davvero tanto parlare di mascherine FFP2 e FFP3 sui giornali, i telegiornali e gli altri mezzi di informazione.

Qui si parlerà nello specifico di mascherine FFP3, per capire come funzionano e la loro differenza rispetto alle altre tipologie disponibili, chiarendo anche perché secondo gli esperti siano tra quelle che si dovrebbero usare di più (soprattutto nel caso di personale medico).

Mascherine FFP3 e Coronavirus.

mascherina ffp3 o ffp2

L’attuale pandemia da Coronavirus ha fatto scoppiare una nuova corsa all’oro, quella per i dispositivi di protezione individuale.

Fino a pochi mesi fa le mascherine erano un semplice strumento di lavoro, previste in un ristretto numero di attività professionali e, in alcuni casi, anche rifiutate dai lavoratori quando erano imposte a tutela della loro salute.

Adesso però, sono sulla bocca di tutti in Italia e nel mondo e sono fonte di innumerevoli discussioni. Osservando i telegiornali e le foto online, si è visto come molti rappresentanti istituzionali e tecnici le indossano in maniera sbagliata, oppure utilizzano modelli sbagliati.

Si possono leggere, inoltre, molti metodi casalinghi online su come sanitizzare o creare mascherine lavabili, andando a creare una confusione ancora maggiore tra le persone.

Leggi anche: Mascherina Gucci: accessori o dispositivi di sicurezza?

Mascherine FFP3: cosa sono

Nei confronti delle mascherine, il primo chiarimento doveroso, riguarda la distinzione mascherine vere e proprie e i cosiddetti dispositivi di protezione individuali (DPI). Le prime, le mascherine, sono quelle “chirurgiche”.

Queste sono solitamente monouso. I DPI, invece, sono dei veri e propri strumenti di protezione per chi li indossa e si possono trovare di numerosi tipi. Tra questi troviamo anche le protagoniste di questo articolo, il modello FFP3.

Infatti, i DPI vengono classificati in FFP1, FFP2 e FFP3. Questa è una certificazione riconosciuta a livello europeo per classificare le mascherine in base al loro potere protettivo. Per quanto riguarda le FFP3, queste offrono il massimo potere filtrante, pari quasi al 100%.

FFP sta per “filtering face piece” che può essere tradotto in italiano grossomodo come “dispositivo di filtraggio facciale”. Le FFP3, quindi, possono essere considerate come le più efficaci nel contrasto al Coronavirus.

Mascherine FFP3 e differenze tra i vari modelli.

mascherina ffp3 modelli DPI

Le mascherine FFP3 differiscono rispetto a quelle FFP1 e FFP2 per il potere di filtraggio che sono in grado di garantire. Infatti, se le FFP3 possono garantire un filtraggio pari al 98%, il discorso è diverso per le FFP1 e le FFP2.

Le prime, FFP1, sono in grado di filtrare solamente il 78% delle particelle di polveri, fumo e aerosol esterno. Le seconde, FFP2, invece, sono capaci di filtrare all’incirca il 92-95% delle particelle esterne.

Nonostante le mascherine FFP3 siano i dispositivi di protezione individuale con la percentuale maggiore di potere filtrante, prima di acquistarne un modello è consigliato scoprire se questo è monouso, oppure se possono essere utilizzate più volte fino all’esaurirsi del loro potere filtrante.

Quando si utilizza il termine monouso si intendono quelle mascherine che sono in grado di garantire 8 ore di attività continua. Al termine di queste ore la mascherina dovrà essere disposta negli appositi contenitori per smaltirla.

Si può stabilire se il nostro DPI FFP3 sia monouso o meno andando ad osservare le indicazioni che si trovano sulle schede tecniche delle maschere e nelle informazioni presenti sulla confezione.

Quando si trovano riportate le lettere “MN” questo vuole significare che la mascherina è monouso. Oltre a ciò, bisogna prendere in considerazione che alcune mascherine FFP3 sono in possesso di una valvola. Questa, serve a permettere all’utilizzatore di avere una respirazione migliore.

L’aspetto negativo delle valvole, quando si trovano su determinate mascherine FFP3, è che riducono il contenimento delle particelle emesse da chi utilizza la mascherina. Ciò vale a dire che proteggono maggiormente l’utilizzatore piuttosto che le persone esterne.

Come si può comprendere, quindi, i migliori DPI per proteggersi dal Coronavirus sono quelli classificati FFP3 o al limite gli FFP2. Bisogna ricordarsi, però, che le migliori mascherine FFP3 sono quelle non munite di valvole.

Il motivo, come detto sopra, è che sono in grado di garantire la protezione sia all’utilizzatore, che a coloro che lo circondano.

Attenzione però perché questa classificazione dei DPI non è uguale in tutti i Paesi. Ad esempio, se ci si trovasse negli Stati Uniti bisognerà avere a che fare con un sistema di classificazione differente: il NIOSH. Questo presenta 10 diverse categorie.

Per trovare una corrispondenza con la classificazione europea. Si può semplificare il discorso dicendo che una maschera classificata NIOSH N100 è pressappoco equivalente ad una maschera FFP3, con un potere filtrante pari a 99,97%.

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Si possono sanificare le mascherine FFP3?

Per le mascherine FFP3 non monouso esistono delle misure di sanitizzazione per riutilizzarle, ma devono essere compiute da personale qualificato e per essere valide devono in seguito essere accompagnate da una certificazione che confermi la corretta esecuzione del processo di purificazione.

Tutti i metodi casalinghi che si basano sull’uso di alcol non sono consigliati perché non possono essere verificati né certificati. In poche parole non possono considerarsi efficaci.

Mascherine FFP3: considerazioni finali

Nel corso di questo articolo si è potuto comprendere in cosa consistono le mascherine FFP3, come funzionano, la loro differenze rispetto alle mascherine FFP1 e FFP2, e alle mascherine “chirurgiche”.

Spiegando le caratteristiche di questi DPI si è potuto constatare come la migliore scelta per proteggersi dal Coronavirus sia quella di scegliere solamente le FFP3 non munite di valvola. In questo modo, infatti, si può proteggere se stessi e anche gli altri.

Nel caso non fosse possibile reperire una mascherina di questa categoria si consigliano i DPI FFP2, che possono rivelarsi validi per proteggersi, in quanto dotati di un potere di filtraggio elevato, anche se inferiore alle FFP3.

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