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Mascherine made in Italy e mascherine cinesi a confronto: scopri perché i prodotti italiani offrono più garanzie.
Come avviene in tanti altri settori, anche per quanto riguarda le mascherine usa e getta o in tessuto, i prodotti di fattura italiana sono considerati migliori di altri.
Negli ultimi tempi in particolare sono nate delle discussioni che hanno messo a confronto soprattutto mascherine italiane e mascherine cinesi.
Perché le mascherine made in Italy sono preferibili a quelle cinesi?
Quali sono le qualità indispensabili che fanno delle mascherine prodotte in Italia degli strumenti di prima scelta?
Leggendo questo articolo potrai avere tutte le risposte che cerchi.

Il pregio delle mascherine italiane ed il pericolo delle mascherine cinesi: ecco due mondi a confronto.
Dall’inizio della pandemia ad oggi è trascorso quasi un anno e per quanto riguarda le mascherine chirurgiche e DPI sono nate non poche polemiche o scandali.
Le mascherine che però tuttora ricoprono un ruolo di prestigio sono le mascherine made in Italy, prodotte secondo i più alti standard qualitativi e testate per efficacia e sicurezza secondo le norme europee.
Ma ora torniamo un po’ indietro nel tempo per scoprire perché invece le produzioni cinesi, rivali delle nostre mascherine italiane, sono state spesso oggetto di problematiche internazionali.
La nascita e la sconfitta del coronavirus in territorio cinese, durante il picco epidemiologico più alto, ha fatto sì che tante nazioni si siano affidate all’aiuto delle forniture di mascherine cinesi.
Grandi quantitativi di prodotti partiti dalla Cina hanno raggiunto tutto il mondo, per prestare soccorso agli ospedali in difficoltà e per supportare la popolazione mondiale alla disperata ricerca di mascherine.
In questa situazione effettuare controlli accurati non è stato semplicissimo, ma col passare del tempo si è scoperto che migliaia e migliaia di mascherine usa e getta utilizzate in tutto il mondo non rispettavano le norme di sicurezza, sia per questioni di dimensioni, sia per via dei materiali e dell’efficacia di filtrazione.
Basti pensare al caso dell’Olanda, quando alcuni mesi fa il ministero della sanità olandese ha rispedito al mittente 600 mila mascherine difettose, che non coprivano alla perfezione naso e bocca e che non avevano il potere di filtrazione necessario per contrastare il passaggio delle particelle di Covid-19.
Casi analoghi si sono verificati negli Stati Uniti, in cui dopo una serie di controlli più dettagliati si è scoperto che tantissime delle certificazioni riportate sulle confezioni delle mascherine cinesi erano false.
Naturalmente anche in Cina c’è chi produce le mascherine usa e getta in modo scrupoloso e che ha tutte le carte in regola, ma tutte le problematiche che si sono verificate nel corso degli ultimi mesi hanno certamente messo in guardia tante persone.
Ma ora cerchiamo di capire perché le mascherine made in Italy rappresentano una garanzia di qualità e perché nonostante le mascherine cinesi siano più rischiose continuano ad essere molto acquistate.
Leggi anche: Quanto costano le mascherine in farmacia (e perché online si risparmia).
Mascherine Made in Italy: controlli più severi per una maggiore sicurezza.
Fortunatamente in Italia la problematica relativa alla diffusione del coronavirus è stata presa seriamente, per cui anche nel settore delle mascherine, la produzione ed i controlli sono stati regolamentati secondo norme di qualità e sicurezza molto severe.
Nn si può dire la stessa cosa per altre zone del mondo, in cui talvolta i test di biocompatibilità ed efficacia di filtrazione vengono effettuati dalla stessa azienda produttrice.
Ed è proprio ciò che avviene in Cina.
Ci sono produttori in grado di produrre e testare mascherine KN95 e chirurgiche compatibili con i sistemi di sicurezza europei e americani (che possono essere vendute anche in Italia in totale sicurezza), mentre altre che non avendo questa possibilità, pur di incrementare gli affari sono disposte a falsificare i certificati, mettendo in pericolo tante vite umane.
Non a caso negli ultimi mesi le mascherine cinesi sono state sequestrate in diverse zone del mondo, tra cui alcune città italiane, perché realizzate con materiali scadenti che non rispettavano le proprietà dichiarate nella certificazione.
Alcune mascherine erano state realizzate con materiali non idonei allo scopo, sono state trovate mascherine chirurgiche con due veli adatti alla filtrazione dei virus e uno no, altre ancora con materiali potenzialmente irritanti.
Insomma, pur di risparmiare su tessuti e materie prime e aumentare i guadagni, le mascherine sono state realizzate in qualsiasi modo.
In Italia invece, la salute è stata messa al primo posto, per questo le mascherine made in Italy certificate sono diventate sinonimo di qualità e affidabilità.
Ma allora perché le mascherine cinesi continuano ad essere utilizzate anche qua in Italia?

Prezzi proporzionati alla qualità: ecco i motivi per cui le mascherine italiane costano di più.
Uno dei motivi che spinge tante persone ad acquistare le maschere cinesi è che spesso vengono messe in vendita a prezzi molto più bassi rispetto alle mascherine italiane.
Infatti quando si parla di due o tre mascherine, pochi centesimi di differenza non sono certo un fattore determinante per la scelta, ma quando si ha la necessità di acquistarne grandi quantitativi si.
Ma è giusto scegliere le mascherine in base al prezzo?
Certamente no!
Infatti le mascherine prodotte in Italia sono vendute all’utente finale a prezzi più alti, proprio per il fatto che vengono prodotte utilizzando solo ed esclusivamente materiali di prima scelta e che anche la certificazione finale ha un costo.
Questo discorso naturalmente, oltre che per le mascherine usa e getta, è valido anche per quanto riguarda le mascherine lavabili made in Italy certificate.
In questo caso vengono utilizzate stoffe idonee all’utilizzo prolungato a contatto con il viso, viene verificato che anche i coloranti siano conformi alle norme di sicurezza, e a quanti lavaggi può resistere una mascherina per poter garantire un potere di filtrazione adeguato alla protezione dal coronavirus.
Non si può dire altrettanto per tante mascherine provenienti dalla Cina, che come hai potuto leggere nei paragrafi sopra sono un’incognita che non può garantire la protezione certa, necessaria per prevenire i contagi.
Ci sono dei casi però, in cui anche le mascherine usa e getta e in tessuto cinesi possono essere considerate sicure quanto quelle europee e italiane: parliamo delle mascherine ritestate in Europa e certificate CE.
In questo caso l’efficacia e la sicurezza sono garantite.
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In conclusione.
Come hai potuto leggere sopra, sia le mascherine chirurgiche made in Italy, che le mascherine DPI o in tessuto realizzate nella nostra nazione sono considerate sicure e di ottima qualità, mentre le più economiche mascherine cinesi potrebbero nascondere non poche insidie.
Naturalmente anche in Cina vengono prodotte mascherine sicure, che possono essere commercializzate anche in Europa e in Italia, quindi è importante fare le dovute distinzioni e non saltare a conclusioni estremiste troppo azzardate.
Ti ricordiamo che l’obiettivo primario per cui l’utilizzo delle mascherine è diventato obbligatorio è arginare il passaggio degli agenti patogeni per impedire che raggiungano le vie respiratorie.
Per fare una scelta giusta e responsabile quindi, è importante verificare che le certificazioni dei prodotti che hai di fronte siano affidabili, da qualsiasi zona del mondo esse provengano.
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