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Ecco i pezzi forti dell’assortimento di mascherine M-Mask!
L’apertura della produzione italiana di mascherine alla moda ha dato via al fenomeno del “guardaroba protettivo” e molte persone hanno iniziato a dotarsi di mascherine lavabili nere e colorate, in modo da poter scegliere il modello più adeguato al contesto di utilizzo.
L’Italia, una delle capitali mondiali della moda, è stata fortemente colpita dalla pandemia di Covid-19 e tra i tanti settori che sono stati messi in ginocchio, quello tessile in particolare ha sofferto significativamente.
Lo stop alla produzione ha causato la sospensione di un’intera stagione di collezione, per un danno complessivo che ha colpito tanto le piccole quanto le grandi aziende.
Tuttavia insieme alle crisi vengono spesso anche le opportunità: sono tanti i sarti e le case di moda della Penisola che hanno deciso di reinventarsi e mettere in gioco la propria abilità nel tessere e nel cucire direttamente all’interno della produzione di mascherine facciali riutilizzabili.
Mmask: mascherine nere versione standard o con fantasia?

Con l’Estate 2020 sono comparse anche le prime mascherine M-mask (termine che sta per medical mask, ovvero mascherina medica). I nostri prodotti sono completamente personalizzati e vanno incontro alle esigenze ed ai gusti di tutti i nostri clienti.
Nel rispetto delle normative europee di sicurezza e nelle linee guida dettate dal Ministero della Salute, infatti, sono state immesse in commercio numerose mascherine che oltre a salvaguardare la salute, strizzano anche un occhio allo stile.
I modelli variano in diverse forme: da quelli che coprono il mento a quelle che presentano la chiusura poco prima dell’orecchio. Dalla tipica forma delle mascherine chirurgiche fino a quelle più aderenti, come le ffp2.
L’inventiva in fatto di moda non è mai mancata agli artigiani italiani e il Covid-19, nonostante tutte le disgrazie e le tragedie che ha provocato, ha permesso di palesare ancora una volta la grande iniziativa della nostra classe imprenditoriale.
Se, dunque, le settimane di lockdown hanno visto un prevalere di colori ospedalieri, con l’azzurro e le linee bianche caratteristiche delle corsie di un policlinico, le settimane successive si sono decisamente più colorate.
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Mascherine artigianali: dal nero alle fantasie

In particolar modo la colorazione prevalente appena cessato il periodo più critico della Fase 1 è stato il nero. Le mascherine nere sono state viste sia come un segno di lutto per le numerose vittime del coronavirus sia come segno di sobrietà ed eleganza.
Le mascherine nere, specialmente quelle aderenti, hanno letteralmente spopolato, specialmente tra i più giovani. Lasciare spazio all’espressività del proprio gusto personale è stata la mossa vincente anche per ridare speranza ad un Paese.
La mascherina, da dispositivo necessario a garantire la propria sicurezza e da imposizione nazionale si è trasformata in un capo di abbigliamento come gli altri. Uno stratagemma che le ha rese non solo più sopportabili ma anche veicolo di una nuova espressività.
Le mascherine nere, oltre a venire in vari formati, possono avere ricamati o stampati numerosissimi altri motivi, impiegando tecniche e pigmenti che non si alterano e non reagiscono né con i detersivi né tantomeno con la soluzione alcolica impiegata per disinfettare le mascherine facciali riutilizzabili.
Questo genere di mascherine lavabili garantisce un grado di sicurezza sufficiente (come tutte le mascherine che non sono DPI) a fronte di una piacevolezza estetica che soddisfa chi le indossa.
Non solo mascherine nere: dagli scatch alle fantasie colorate
Il boom delle mascherine nere ovviamente non è durato per sempre e, mentre l’anti-colore resta comunque una scelta popolare, per le settimane più calde dell’estate si è scelto per motivi e decorazioni meno aggressive.
Il caldo arrivato con Luglio ha iniziato a essere popolato di colori caldi, tonalità acquerellate e scatch di vario genere. Questo anche in virtù del fatto che la mascherina, da strumento di protezione obbligatorio, è diventato facoltativo, se non in luoghi chiusi o affollati.
La mascherina, dunque, è diventata un vero e proprio veicolo di socialità, da indossare a stretto contatto con le persone e capace di trasmettere ai propri interlocutori una parte di sé in maniera diversa.
Si sono diffuse anche le mascherine raffiguranti personaggi celebri dello spettacolo e dell’animazione e, ovviamente, non sono mancate nemmeno mascherine colorate con scritte o tematiche raffigurate che richiamano in generale lo spirito di ribellione.
Il caldo estivo, d’altro canto, ha fatto optare per modelli più comodi e leggermente meno aderenti, che permettessero un ricambio dell’aria più facile e non ostacolassero troppo la respirazione.
E la nuova stagione di mascherine?
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La stagione autunnale: mascherine nere alla ribalta?
Per la stagione autunnale, specialmente in virtù del fatto che l’obbligo di mascherina è stato riaffermato ad Agosto, ci si attende un ritorno ai temi pre-estivi: mascherine nere, capaci di adattarsi alle varie situazioni e per lo più aderenti.
Andranno a variare, invece, le decorazioni: non mancano i primi progetti per Mmask che presentano disegni con colori vivi che ricordano l’autunno o con scritte pensate ad hoc per affrontare una nuova stagione all’insegna del Covid-19.
Una cosa è certa: le mascherine sono un indumento e uno strumento di protezione che, fintantoché non verrà realizzato un vaccino valido contro il SARS-Cov-2, faranno parte dell’armadio di tutti.
Anche una volta che il vaccino dovesse venir inventato e testato sulle persone, dovrà comunque essere prodotto in massa e distribuito: per questo motivo al momento il settore delle mascherine sta vedendo un incredibile affluenza di idee e designer, pronti a conciliare la fame di moda degli italiani con le misure di sicurezza dettate dal Ministero.
Si ricorda, a tal proposito, che a meno che non si sappia ciò che si sta facendo, non conviene pressoché mai armarsi di forbici, ago e filo e produrre una propria mascherina.
Se non si combinano i giusti tessuti, infatti, una mascherina artigianale può risultare assolutamente inutile e può venir meno il suo scopo principale: garantire la sicurezza di chi la indossa e di tutti coloro che lo circondano.