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Ecco perché le mascherine lavabili sono nettamente meglio delle mascherine usa e getta per il coronavirus.
Mascherine lavabili o usa e getta? Si tratta di una questione fondamentale che ha coinvolto gli italiani durante il lockdown. Tuttavia, se in quell’occasione vie era decisamente poco spazio per poter operare la scelta migliore e bisognava arrangiarsi con qualsiasi cosa si avesse a disposizione, ora le cose sono cambiate.
L’emergenza in Italia è andata via via scemando e il paese sembra attraversare un periodo stabile. Per questo motivo adesso è giunto il momento per affrontare correttamente la questione: le mascherine lavabili sono effettivamente da preferire a quelle usa e getta?
Quali sono i motivi sottostanti ad una simile scelta?
Mascherine lavabili e mascherine usa e getta: le caratteristiche

Fondamentalmente si tratta di dispositivi che hanno un principio di base completamente diverso. Le mascherine usa e getta, infatti, sono pensate per usi limitati nel tempo. La loro protezione si limita ad un numero prestabilito di ore al di fuori delle quali diventa poco sicuro continuare ad usarle.
Le mascherine lavabili, d’altro canto, possono essere igienizzate anche a più riprese e usate per periodi prolungati. La loro fabbricazione, infatti, coinvolge tecniche, metodi e materiali che resistono particolarmente bene ai lavaggi.
Ma cos’è che compromette la validità di una mascherina?
L’umidità! Una mascherina riesce a garantire diversi gradi di protezione in virtù della trama delle fibre che compongono il filtro e, soprattutto, in virtù delle cariche elettrostatiche che si formano tra le fibre stesse.
Queste non si disperdono nell’ambiente ma tendono a permanere nel filtro, svolgendo un’efficacissima funzione di filtraggio dell’aria da tutte le particelle troppo piccole per essere catturate dalla trama del filtro stesso.
Proprio per questo motivo le mascherine lavabili sono da preferire a quelle usa e getta. Più precisamente, possono essere individuati ben 10 motivi per cui le mascherine lavabili sono più sicure di quelle usa e getta: andiamo a vederli subito.
Le mascherine antismog sono un dispositivo inefficace contro il coronavirus e nel nostro articolo “Mascherine antismog & coronavirus: 5 ragioni per lasciarle negli scaffali” ti spieghiamo il perché dovresti evitare di utilizzarle.
1) La resistenza all’umidità delle mascherine usa e getta è molto bassa.
Le mascherine lavabili sono, per loro stessa natura, più resistenti all’umidità. Dovendo essere in grado di mantenere le loro proprietà anche dopo un lavaggio, infatti, presentano caratteristiche tecniche decisamente superiori a quelle usa e getta.
Prolungata esposizione a fonti di umidità, sia essa anche la semplice aria espirata, infatti, provoca una dispersione di cariche elettrostatiche. Cariche che il filtro non è capace di ripristinare, motivo per cui la mascherina diviene inservibile.
2) La sicurezza: le mascherine lavabili possono essere igienizzate.
Le mascherine lavabili possono essere anche semplicemente igienizzate con soluzione idroalcolica e non essere sottoposte ad un lavaggio completo. La soluzione idroalcolica indicata per igienizzare una mascherina deve contenere circa il 70% di alcol e va applicata con uno spruzzino o un diffusore.
3) La durata delle mascherine lavabile è nettamente superiore a quelle usa e getta.
Le mascherine lavabili presentano spesso una durata utile più lunga di quelle usa e getta. Per durata utile si intende la quantità di tempo durante il quale possono essere indossate senza che vi sia un calo di prestazioni.
Le mascherine usa e getta, invece, dipendono molto di più dalle condizioni esterne. In primis l’umidità dell’aria: più l’aria e umida e più il respiro si fa pesante: in queste condizioni il filtro della mascherina tenderà a inumidirsi più facilmente e a divenire inservibile molto prima
4) Il rapporto qualità prezzo è a favore delle mascherine lavabili.

Tenendo conto che una mascherina è un dispositivo indispensabile fintantoché si vivrà sotto la minaccia del SARS-Covid-19, è indispensabile considerare anche la spesa da affrontare.
Laddove le mascherine lavabili tendono a presentare un prezzo iniziale maggiore, nel tempo questo si traduce in un considerevole risparmio. Una mascherina lavabile può essere impiegata anche per un paio di settimane prima di esaurire la propria validità.
Una mascherina usa e getta, invece, solitamente è inservibile dopo 8 ore di utilizzo.
Le mascherine antipolvere sono sulla bocca di tutti ma la realtà è che si tratta di un dispositivo inefficace a contenere il contagio: leggi perché nel nostro articolo “Mascherine antipolvere & coronavirus: ecco perché potrebbero peggiorare (anziché migliorare) la tua situazione“.
5) L’impatto ambientale è minore se utilizzi mascherine lavabili.
Si tratta di una vera e propria bomba ecologica. Le mascherine monouso, infatti, presentano componenti che non possono essere riciclate e stanno creando non pochi problemi alla filiera dello smaltimento dei rifiuti.
Stando ai calcoli del Politecnico di Torino, infatti, la Fase 2 inaugurata in Italia porterebbe ad un consumo mensile di oltre 1 miliardo di mascherine. Un numero incalcolabile, dunque, di rifiuti da smaltire.
Le mascherine lavabili almeno permetterebbero di abbattere questo numero e graverebbero meno sull’ambiente.
6) L’utilità sociale: le mascherine usa e getta possono essere utili nei paesi in cui il contagio è ancora ad alti livelli.
Dicendo no alle mascherine monouso si potrebbe destinare tale prodotto ad altri mercati che attualmente dimostrano di necessitare di un fabbisogno maggiore di Dispositivi di Protezione Individuali.
Specialmente in Italia, dove il peggio sembra essere passato, il passaggio a dispositivi di protezione migliori può aiutare a indirizzare ad altri paesi un gran numero di mascherine monouso. Questo complessivamente non solo porterebbe ad un miglioramento delle condizioni in altri Stati, ma velocizzerebbe in generale il processo di reazione al Coronavirus.
7) L’incremento della produzione
I ritmi produttivi di mascherine in tutto il mondo, si sa, sono al limite: la domanda continua ad essere troppo elevata a fronte di un sistema di produzione e certificazione dei dispositivi impreparato a fronteggiare una crisi del genere.
Questo è tanto più accentuato quanto migliori sono i livelli di protezione garantiti: le mascherine FFp2 e FFp3, considerate le migliori per proteggersi dal virus, sono troppo poche.
Scegliendo modelli di mascherine lavabili si andrebbe a controllare maggiormente la domanda, concedendo maggiore spazio alla filiera produttiva che potrebbe, così, riuscire a tenere il passo con le richieste.
8) I maggiori livelli igienici: le mascherine lavabili garantiscono buone prestazioni anche con clima più umido.
Le mascherine lavabili, proprio in quanto presentano una durata complessivamente maggiore e una migliore resistenza all’umidità, contribuirebbero a migliorare i livelli igienici e sanitari.
Indossando mascherine lavabili, infatti, si potranno isolare meglio i soggetti asintomatici, impedendo che un innalzamento dell’umidità possa provocare un parallelo abbassamento dei livelli di sicurezza e di filtraggio dell’aria.
9) La produzione di mascherine lavabili supporta la produzione locale.
In seguito alla riapertura del paese, con la famosa Fase 2, sono nate numerosissime imprese locali che si sono dedicate alla produzione di mascherine lavabili certificate dall’Istituto Superiore di Sanità.
Si tratta di prodotti equivalenti alle mascherine chirurgiche ma prodotte impiegando tessuti in cotone anallergico, che supportano lavaggi a 60°.
Preferendo questi prodotti alle classiche mascherine chirurgiche monouso si va ad aiutare la ricrescita economica delle piccole e medie imprese del Paese.
10) Le mascherine lavabili garantiscono una maggiore comodità per l’utilizzo prolungato.
Le mascherine lavabili introdotte in commercio in seguito alla riapertura economica del paese presentano l’enorme vantaggio di essere pensate proprio in funzione di un uso prolungato.
Risultano, dunque, non solo essere più coprenti ma anche meno scomode, assolutamente non irritanti e non vanno a influenzare negativamente la circolazione nelle zone di fissaggio (non lasciano, cioè, quelle fastidiose strisce arrossate dietro l’orecchio).
In questo modo possono essere indossate anche per periodi prolungati senza portare a fastidi di vario genere. Anche la respirazione ne risulta essere avvantaggiata: i modelli sono stati progettati proprio sulla base dell’esperienza accumulata durante il lockdown.