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Quanti tipi di mascherine DPI esistono? Ecco categorie e varianti.
Tra le mascherine usa e getta, quelle DPI sono certamente delle mascherine antivirus molto performanti, in grado non solo di difendere chi sta attorno all’indossatore, ma anche chi porta la mascherina sul viso.
In questo articolo vogliamo parlare dei diversi tipi di mascherine DPI, perché questi strumenti di protezione non sono tutti uguali, ma ogni categoria ha un potere ben preciso che può essere sfruttato al meglio a seconda dei casi.
Ecco la classificazione delle mascherine DPI.

Mascherine DPI: ecco quali sono e quanto filtrano.
Vista la situazione sanitaria che stiamo attraversando, è molto importante conoscere i vari tipi di mascherine DPI.
Si tratta di mascherine usa e getta che possono essere dotate o meno di una valvola e che vengono suddivise in tre categorie:
- FFP1
- FFP2
- FFP3.
Indossare una categoria di DPI piuttosto che un’altra può fare decisamente la differenza quando l’intento è quello di prevenire i contagi da coronavirus, dunque è importante conoscere a fondo le caratteristiche di ognuna di queste.
Partiamo dal nome.
Che cosa significa DPI?
Perché alla sigla FFP segue un numero?
La sigla DPI è un abbreviazione di “Dispositivi di Protezione Individuale”. Al contrario delle mascherine chirurgiche che bloccano solo gli agenti patogeni in uscita, infatti, le mascherine DPI proteggono anche le vie respiratorie dell’indossatore dall’inalazione di virus e batteri.
FFP invece significa “Filtering Face Piece” e il numero che segue sta ad indicare il potere di filtrazione del dispositivo di protezione in questione.
- Le mascherine FFP1 filtrano il 72% di particelle aerodisperse (di dimensioni non molto piccole) sia in entrata che in uscita.
- Le mascherine FFP2 (e KN95) filtrano il 95% di agenti patogeni in entrata e in uscita.
- Le mascherine FFP3 filtrano il 98% di agenti patogeni in entrata e in uscita.
Come vedi, più il numero cresce e più aumenta anche il potere protettivo.
Prima di andare avanti ci teniamo a specificare che le mascherine FFP1 non sono ritenute idonee per prevenire i contagi da coronavirus, non tanto per la percentuale di particelle filtrate, ma perché le fibre del tessuto che le costituisce non è abbastanza fitto per bloccare le minuscole particelle dei virus.
Si tratta dunque di mascherine che possono essere considerate idonee all’utilizzo in determinati contesti lavorativi, ma non per proteggere dai contagi da Covid-19.
Le mascherine FFP2 (o in alternativa le equivalenti mascherine KN95), invece, sono perfette per essere utilizzate sia durante la quotidianità, quando si ha voglia di maggior protezione rispetto alle mascherine chirurgiche, oppure nei contesti medico-sanitari.
Le mascherine FFP3 invece, vengono utilizzate quasi esclusivamente da medici, operatori sanitari e da chi è solito portare assistenza a soggetti positivi al virus o che hanno il sistema immunitario compromesso.
Leggi anche: Quanto protegge la mascherina chirurgica dalle particelle in ingresso e in uscita? È davvero la migliore?
Oltre alle categorie prima abbiamo citato anche la presenza di una valvola.
A che cosa serve?
Qual è la differenza tra DPI senza valvola e con valvola?
Te lo spieghiamo nel prossimo paragrafo.
DPI con valvola e senza valvola: ecco le differenze.
Sopra abbiamo chiarito che le mascherine DPI sono in grado di proteggere le vie respiratorie di chi le indossa da eventuali virus e batteri o altre sostanze pericolose.
In commercio però, esistono dei facciali filtranti dotati di valvola, strumento che può cambiare notevolmente il potere di queste mascherine.
Qual è il ruolo della valvola?
A che cosa serve?

I vari tipi di mascherine DPI dotati di valvola permettono all’indossatore di respirare in modo più “semplice” in quanto permettono all’anidride carbonica e alla condensa che si formano durante la respirazione di uscire più velocemente dalla parte interna della mascherina.
Queste maschere protettive sono state studiate per essere indossate in alcuni contesti lavorativi in cui gli operatori potrebbero entrare a contatto con sostanze pericolose da inalare, ma in cui è previsto del movimento e quindi è necessario respirare in modo più naturale possibile.
Il problema è che oltre all’umidità e all’anidride carbonica, grazie alla valvola hanno via libera anche eventuali virus e batteri, quindi le mascherine con valvola non possono essere considerate idonee ad essere utilizzate per la prevenzione dei contagi.
Pensa ad un contesto in cui la maggior parte dei presenti indossa una mascherina chirurgica, se è presente anche una sola persona positiva asintomatica che indossa una mascherina DPI dotata di valvola, tutti gli altri potrebbero potenzialmente essere contagiati.
Quindi il modo migliore per utilizzare le mascherine DPI è quella di scegliere le mascherine prive di valvola, in modo tale che oltre a te potrai continuare a proteggere anche chi ti sta attorno!
Leggi anche: Differenza tra mascherina chirurgica e FFP2: la risposta ai tuoi dubbi
Per concludere.
Come hai potuto leggere esistono diverse tipologie di mascherine DPI. Alcune proteggono di più, altre meno, le classiche proteggono sia chi le indossa che chi gli sta attorno, mentre quelle dotate di valvola solo l’indossatore.
Detto questo, ti ricordiamo che prima di acquistare ed indossare le tue nuove mascherine DPI, di qualsiasi categoria esse siano, ti dovrai assicurare che siano state testate e certificate secondo le norme vigenti in materia.
In caso contrario infatti, le mascherine potrebbero essere del tutto inefficaci, portandoti ad esporti a dei contesti pericolosi, senza la certezza di poterti difendere realmente.
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